Con questo nome viene indicata dai viagrandesi la vecchia Matrice. Il tempio fu eretto nel Cinquecento a fianco del torrente Indirizzo, sul cammino che attraversava la contrada in direzione Est-Ovest, con prospetto ad oriente e dedicato alla Madonna sotto il titolo dell’Idria. Nel secolo successivo fu ampliato ma il terremoto del 1693 lo distrusse. La chiesa fu ricostruita dall’altra parte del torrente, al sicuro dal pericolo delle inondazioni e più vicina al centro urbano che si andava sviluppando sulla lava del 1408. I ruderi della chiesa sono diventati monumento dei caduti. Dell’antico tempio rimane qualche frammento di colonne scanalate. All’interno delle attuali volte laterali si trova la vara di S. Mauro, fino a qualche decennio fa conservata dentro un magazzino accanto conosciuto come “a casa a vara”, poi demolito, e dove la banda musicale del paese teneva le prove. Il primo dell’anno la vara da qui viene portata nella chiesa dando via ai festeggiamenti del patrono.